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Visa, il futuro e le istituzioni

Il Country Manager di Visa per l’Italia, Enzo Quarenghi, ha dichiarato ai microfoni dell’agenzia askanews che lo stato dei pagamenti elettronici nel nostro Paese non sarebbe ancora «ottimale», si immagina rispetto agli obiettivi di budget della sua azienda. Ha poi chiamato in causa le nostre autorità per superare ciò che il giornalista definisce essere un «problema (?) culturale» degli italiani:

Abbiamo sicuramente bisogno delle istituzioni per trasferire ai consumatori un messaggio di sicurezza, un messaggio di tranquillità e trasparenza nell’ambito dei costi, che possa rassicurare e consentire l’utilizzo della carta.

Il team di Denaro Libero fruisce dei servizi Visa e ne apprezza la qualità. Non riesce tuttavia a capire perché mai le «istituzioni» dovrebbero promuovere i prodotti di aziende private che già fatturano miliardi di dollari al mese. Se quei prodotti meritano l’apprezzamento dei consumatori, il mercato li premierà, come sta avvenendo. In caso contrario le aziende correggeranno il tiro per soddisfare al meglio i propri clienti. Si chiama mercato. E non ha «bisogno delle istituzioni» per funzionare.

Non si riesce a capire perché le istituzioni dovrebbero promuovere i prodotti di aziende private che fatturano miliardi.

Ciò che qui è sottinteso, evidentemente, è che un maggiore ricorso ai pagamenti elettronici rappresenterebbe anche un progresso etico e civile, tale da autorizzare l’intervento statale sulla falsa riga delle «pubblicità progresso» contro il fumo o l’obesità. Ma non è una buona idea. In democrazia, il progresso è ciò che le persone scelgono liberamente per il proprio benessere. E siccome nel nostro Paese i pagamenti elettronici sono già stati resi in buona parte obbligatori senza validi motivi, invocare un’invasione di campo ulteriore e ancora più asfissiante dello Stato non sembra un buon investimento per il buon nome di chi ne trarrà guadagni.

La moneta elettronica è un servizio prezioso. L’auspicio di Denaro Libero – e ci auguriamo anche delle aziende che la gestiscono – è che rimanga tale e non si trasformi in una catena.