Segnaliamo un articolo apparso sul blog de Il Pedante dove si offre una chiave di lettura originale dei processi governativi in cui la fabbricazione di problemi falsi – cioè scollegati dalle esigenze della maggioranza dei cittadini – servirebbe ad approdare a soluzioni altrettanto inutili e false, ma funzionali agli obiettivi di una minoranza di privilegiati.
Tra gli esempi portati dal blogger c’è anche la vicenda, sempre più attuale, della «guerra al contante». Se di fronte all’esigenza di finanziare i servizi pubblici ai cittadini, la diffusione del denaro contante è un falso problema, e quindi la sua limitazione una falsa soluzione, qual è allora lo scopo di una crociata così insistente?
Da ilpedante.org:
Obiettivo (magg) | Garantire e migliorare l’offerta di servizi pubblici ai cittadini. |
↳ Problema | L’evasione fiscale. Falso. L’offerta di servizi pubblici non è storicamente correlata al livello di infedeltà fiscale. Ai progressivi recuperi fiscali degli ultimi anni non si è associato un aumento della spesa in servizi per i cittadini. |
↳ Soluzione | Scoraggiare l’uso del denaro contante. Falsa. L’evasione in contanti riguarda importi e operatori di piccole dimensioni, rappresenta una minima parte del fenomeno. |
↳ Obiettivo (min) | Forzare il ricorso a servizi bancari a pagamento, riservare la facoltà di frodare il fisco ai grandi operatori multinazionali rinforzando ulteriormente il loro vantaggio, avocare a governi e gruppi finanziari il controllo delle spese e del denaro posseduto dai cittadini, fino a negare loro il diritto di spenderlo. |