Il Sole 24 Ore sceglie il registro apocalittico per riportare i contenuti dell’ultimo ultimo report dell’Osservatorio Community Cashless Society di The European House – Ambrosetti: «Un Paese aggrappato al contante», «schiavo della liquidità che scorre a fiumi senza lasciare tracce» e quindi (?) incapace di contenere l«l’irrefrenabile economia sommersa che sfugge al fisco».
Secondo il rapporto, il nostro è «il terzultimo Paese in Europa per utilizzo di pagamenti cashless». Ma non solo: «il contante in circolazione continua ad aumentare ed è tra i valori più alti dell’Eurozona in rapporto col prodotto interno lordo». Aumentano anche i prelievi agli sportelli, mentre i pagamenti mobile non superano la soglia risibile dello 0,05% sul transato totale.
La notizia in sé non è né buona né cattiva, ma va considerata un ottimo segnale di resistenza del nostro Paese alla retorica ormai dilagante del cashless come presunta e mai dimostrata panacea di una lunga serie di mali. Non così la pensano i ricercatori della Community Cashless Society Ambrosetti, tra i cui partner troviamo Mastercard, VISA, PayPal, Diners Club e altri colossi dei pagamenti digitali.
Ce ne faremo una ragione.
Fonte: Sole 24 Ore.