La lotta alla circolazione del denaro contante e l’intensificazione degli sforzi per realizzare un’economia senza contanti (no cash) è uno dei cavalli di battaglia di coloro che dicono di sognare una società più giusta. Il denaro fisico, dicono, è la linfa con cui si alimentano la corruzione, l’evasione fiscale e una lunga serie di attività criminali, tra cui il terrorismo. L’anonimato garantito dalle banconote, dicono, fa sì che i disonesti sfuggano al controllo della legge. Il contante sarebbe costoso, sporco, insicuro.
Da alcuni anni, in Italia, l’utilizzo di monete e banconote è limitato a transazioni di piccola entità (meno di 3000 euro) mentre in passato si è arrivati a vietare i pagamenti in contante oltre i 1000 euro. Ciò nonostante non si è registrata alcuna flessione dei fenomeni criminali denunciati dai nemici della cartamoneta. Occorre quindi chiedersi perché si insista a disincentivare o vietare il ricorso al denaro liquido per imporre metodi di pagamento elettronici sottratti al controllo del portatore.
Occorre chiedersi perché si insista a disincentivare o vietare il ricorso al contante per imporre metodi di pagamento elettronici sottratti al controllo del portatore.
Denaro libero è una libera iniziativa di discussione e documentazione sul tema strisciante della lotta al contante. Lo scopo di queste pagine è quello di promuovere la libertà dei mezzi di pagamento come parte integrante delle libertà civili fondamentali. In un mondo dove quasi tutti i bisogni sono subordinati al possesso e all’utilizzo di denaro, chi controlla i flussi di denaro controlla la vita dei cittadini, ne registra ogni gesto e può deciderne l’esproprio con un click.
Denaro libero è per una società libera.